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Cassia Via Cassia, 1134

Cassia, dallo stabile occupato fumi neri e roghi nauseabondi

Al civico 1134 il palazzo dove vivono decine di indigenti: balconi senza ringhiere, immondizia e degrado. Torquati: "Già richiesto intervento immediato"

Uno stabile imponente, una volta proprietà di Ferrovie dello Stato e pensionato per ex dipendenti dell’azienda; poi il passaggio ai privati senza che alcun intervento ridonasse alla struttura l’antico decoro. Da li l’abbandono e il palazzo a divenire rifugio per sbandati, tossicodipendenti e indigenti. Nel tempo anche un’occupazione da parte di Casapound che nel 2008 proprio da li, via Cassia 1134, rilanciava il tema dell’emergenza abitativa.  Fu sgombero immediato.

L’edificio così venne ancora una volta lasciato alla mercé di tutti, nel tempo frotte di nomadi a farne la loro abitazione quasi definitiva mentre i residenti dei palazzi accanto continuano a segnalare  degrado, pericoli e insicurezza crescente. Stufe ‘fai da te’, roghi maleodoranti, balconi senza ringhiere, risse, ruberie e qual via vai molesto di gente in su e in giù per la strada.

Oggi a riaccendere l’attenzione sul 1134 di via Cassia è ancora una volta Casapound che con il neo costituito Comitato di Quartiere de La Giustiniana farà volantinaggio nella zona per chiedere lo sgombero dello stabile e scongiurarne un’occupazione di massa.

Intanto i residenti, praticamente esasperati da quelle presenze ingombranti e più che mai illegali, intimano al Municipio di intervenire per ripristinare la vivibilità della zona.


“Attualmente quella è una gestione commissariale. Abbiamo già segnalato la situazione al Gabinetto del Sindaco chiedendo un intervento immediato” – breve il commento del Presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, che ì assicura quindi  l’intento dell’amministrazione di ristabilire decoro e sicurezza in quell’area.

La Giustiniana attende dunque un segnale positivo, un’azione da parte di chi di dovere per il ritorno alla legalità. Questa volta, si spera, in maniera definitiva.

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