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Il Municipio batte cassa al Gran Teatro, "Tasse raddoppiate, costretti a sospendere spettacoli"

Stop alle attività del teatro più grande d'Italia, alla base il contenzioso con il XV. Torquati: "Architrave autorizzativo risalente al 2011 lacunoso: da due anni lavoriamo per risolvere questioni sostanziali"

Il Gran Teatro chiude, almeno temporaneamente, i battenti. Attività sospese per il teatro più grande d'Italia che dal 2011 - dopo essere stato costretto a lasciare la location di Tor di Quinto e con 700mila euro di investimenti privati - sorge in uno degli estesi piazzali di Saxa Rubra. 

Alla base dell'interruzione degli spettacoli - dopo 14 stagioni di platee gremite - alcune problematiche sorte di recente con il Municipio XV, territorio entro il quale la struttura ricade. 

TASSE RADDOPPIATE - "Nelle ultime settimane sono sorte improvvise problematiche di natura tecnica e amministrativa con il Municipio XV, il quale, in un primo momento ha addotto ragioni tecniche di natura urbanistica, da loro stessi smentite in seguito, e successivamente  ci ha intimato il pagamento di una indennità di occupazione di suolo pubblico su parametri  palesemente errati  e già formalmente contestati. A causa di queste divergenze, che comporterebbero un pagamento decuplicato della tassazione prevista, non ci viene rilasciata l’occupazione di suolo pubblico e, pertanto, l’ufficio spettacoli del Comune di Roma, malgrado le nostre reiterate istanze, non ha potuto emettere l’autorizzazione per lo svolgimento dei pubblici spettacoli" - ha spiegato l’Amministratore di Grandi Teatri Srl Giuseppe Viggiano dicendosi tuttavia fiducioso nell’efficacia dei ricorsi e delle motivazioni addotte. 

CHIUSURA GRAN TEATRO SAREBBE SCONFITTA - Intanto la Società è in attesa di incontrare i rappresentanti di Roma Capitale per definire la situazione nel suo complesso: "Riteniamo che la sospensione delle attività del Gran Teatro o, peggio, la sua chiusura - aggiunge Viggiano - rappresenterebbe un danno gravissimo per i cittadini, ma anche una sconfitta per l’amministrazione locale e l’intera industria culturale e creativa italiana". 

IL MUNICIPIO XV - Sulla questione è intervenuto anche il Presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, spiegando come tale situazione origini da un sistema autorizzativo - quello intrapreso sin dallo spostamento del 2011 - "che non si è mostrato sufficiente". 

Tra i nodi da sciogliere il sistema delle Occupazioni di Suolo Pubblico che si rinnovano di sei mesi in sei mesi, dunque temporanee, per una struttura evidentemente fissa; "e - aggiunge Torquati ai microfoni di RomaToday - una convenzione ereditata nella quale si prevedevano dei benefici di cui l'Amministrazione ha goduto solo in parte". Da dirimere poi le questioni urbanistiche - con il Dipartimento competente a prevedere li la centralità di Saxa Rubra e quindi un nodo di scambio - e quelle patrimoniali con l'area pubblica, concessa al Gran Teatro, e che invece avrebbe potuto essere messa a bando. 

RCHITRAVE AUTORIZZATIO LACUNOSO - "Il punto - sintetizza Torquati - è che l'architrave autorizzattivo improntato cinque anni fa non è risultato efficace per appianare tali questioni che in due anni, insieme ai Dipartimenti competenti, - sottolinea il minisindaco - abbiamo cercato di risolvere a partire da quella memoria di Giunta del Quindicesimo in cui si sottolinea, oltre alla valenza culturale, anche l'importanza che ha avuto il Gran Teatro per la riqualificazione di quell'area".

GRAN TEATRO, FUTURO INCERTO - Insomma la questione appare complessa. Sul futuro del Gran Teatro pende un grande punto interrogativo. E se sull'ipotesi della definitiva chiusura sembra non esserci alcuna certezza, a preoccupare è anche il presente con la Società che non nega lo scaturire da questa situazione di stallo di "gravissimi danni economici e finanziari, oltre alla perdita di lavoro di numerose persone".

"In questo momento in cui le politiche del governo sono sempre più orientate al rilancio della cultura quale strumento di rilancio economico e sociale, gli imprenditori privati vorrebbero sentire la vicinanza delle istituzioni per sostenere il loro sforzo in questo settore così distintivo per la rinascita del nostro paese” - ha concluso l'Amministratore assicurando come la Gran Teatri  stia già approntando le azioni legali da intraprendere a propria tutela e a quella di tutto il personale impiegato. 

Sullo "spettacolo", a nessuno troppo gradito, di contenziosi e battaglie legali al Gran Teatro si è dunque appena aperto il sipario. 
 

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