"Sequestrati al Fleming": nuova protesta contro il senso unico in via Valdagno

Ancora un mese alla sperimentazione - prolungata proprio di recente - del senso unico di via Valdagno: dopo il 28 febbraio il Municipio XV, sentita anche la Polizia Locale, deciderà se mantenere la disciplina del traffico "in prova" dal settembre scorso, tornare alla vecchia viabilità o valutare altre alternative praticabili. 

Da quattro mesi infatti via Valdagno è percorribile solo a salire dall'intersezione con Via Monterosi fino a Largo Luigi Amedeo Melegari. Una soluzione, nell'idea di via Flaminia 872, che rappresenterebbe "la giusta modalità con la quale iniziare a risolvere i problemi di viabilità nell'area, ristabilendo le indispensabili norme di sicurezza stradale". 

Eppure al Fleming non tutti sono convinti della bontà di tale scelta. Contenti i residenti della parte bassa di via Valdagno e di via Civitella D'Agliano, inviperiti gli abitanti più vicini a Piazza Melegari "costretti" ora ad allungare il tragitto per arrivare in via Flaminia nuova e da qui dirigersi in centro o verso il GRA: non più 400 metri di rettilineo ma quasi il doppio passando aggirando l'isolato e imbattendosi - negli orari clou - anche nel traffico generato da ingressi e uscite da scuola.

A capitanare la protesta il Comitato di Quartiere 'Fleming Tor di Quinto' che aveva chiesto invece di sperimentare via Valdagno a senso unico ma a scendere da Largo Melegari verso via Civitella d'Agliano, con l'ultima parte a doppio senso prevedendo il divieto di sosta "per rendere il tratto più scorrevole". 

Almeno per il prossimo mese però nulla da fare. "Siamo claustrofobicizzati e caoticizzati" - scrive il presidente del CdQ Fabio Massimo Zito invitando i residenti ad una protesta, l'ennesima, in via Valdagno. L'appuntamento è per sabato 30 gennaio alle ore 11: "Per dire no al caos e per riottenere la tranquillità"