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"Via Francigena nostro Cammino di Santiago": inaugurato ponte che la unisce a Roma

Taglio del nastro per la Francigena del Nord nel tratto dell’ingresso alla Città Eterna: prosegue la valorizzazione dei cammini di fede nel Lazio

Non solo per il Giubileo ma per il recupero e la valorizzazione di un patrimonio per troppo tempo forse dimenticato: si continua infatti a lavorare sulla via Francigena, l'antica Via che nel medioevo univa Canterbury a Roma e ai porti della Puglia, riscoperta dai moderni viandanti affascinati da un cammino assolutamente sorprendente.

Un percorso del pellegrino che, e non potrebbe essere diversamente, è al centro del Giubileo straordinario della Misericordia: in tale ottica è stato inaugurato il nuovo ponte che unisce la via Francigena del nord a Roma attraversando il Fosso del Cremera. 

"Anche queste opere pubbliche ci permettono di rilanciare il turismo, il territorio e lo sviluppo. La Francigena è il nostro cammino di Santiago, vi consiglio di percorrerla e di vivere questa bellissima esperienza" - ha detto a margine dell'inaugurazione il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

INTERVENTI SULLA FRANCIGENA - Un attraversamento pedonale che rappresenta una delle maggiori opere previste nel programma di interventi che la Regione ha predisposto per il Giubileo, affidandone l’esecuzione all’Azienda Strade Lazio per un importo complessivo di 970mila euro. 

La serie di interventi, predisposta al fine di mettere in sicurezza e ridurre la lunghezza di alcuni cammini, ha visto la realizzazione del sentiero che collega via della Ficoraccia con vicolo Formellese, per uno sviluppo di circa 800 metri, e il consolidamento della esistente passerella pedonale in via Prato della Corte. Per la realizzazione di queste opere la Regione Lazio ha collaborato con la Soprintendenza archeologica del Lazio e dell’Etruria meridionale, per la tutela e la valorizzazione sia del patrimonio naturalistico sia degli itinerari storico-religiosi, come appunto la via Francigena. Gli interventi hanno riguardato anche la valorizzazione della ‘tomba campana’, limitrofa a uno dei percorsi realizzati, attraverso la risistemazione del dromos etrusco e il trasferimento nel Museo archeologico di Formello delle due statue poste all’ingresso del corridoio della tomba. 

I CAMMININ DI FEDE DEL LAZIO - Una valorizzazione dei cammini di fede che non si esaurisce nella Capitale: dalla Via Francigena nel nord del Lazio, appunto, alla Via Francigena nel sud del Lazio, da Roma a Minturno e a Cassino, ai confini con la Campania e il Molise; dal Cammino di Benedetto, che attraversa il Lazio da Norcia a Montecassino al Cammino di Francesco, alla scoperta dei luoghi francescani, dall’Umbria a Roma attraverso la Valle Santa reatina. "In occasione del Giubileo della Misericordia - ha detto il Presidente Zingraetti - abbiamo deciso di puntare sui quattro cammini importanti, soprattutto per l’importanza cruciale che rivestono come percorsi di spiritualità".

INGEGNERIA NATURALISTICA - Tutte le opere sono state realizzate e saranno definite con tecniche di ingegneria naturalistica e con l’utilizzo esclusivo di tufo, il materiale di cava tipica della zona, mentre per tutte le recinzioni sono stati utilizzati pali di legno di castagno e tipologie di realizzazioni tipiche dell’agro romano.

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