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Venerdì, 19 Aprile 2024
Grottarossa

Cumuli di rifiuti ovunque e lo spettro di una nuova discarica: "Altro che Rifiuti Zero, è anno zero sui rifiuti"

La denuncia di Legambiente su condizioni e prospettive della città: “No alla discarica di Pian dell’Olmo, troppo vicina a Tevere e area protetta”

Gli stop improvvisi del TMB di Rocca Cencia, la manutenzione straordinaria di quelli privati di Malagrotta con i giri di raccolta a rilento e le strade della città che si riempiono di rifiuti. 

I cumuli di rifiuti invadono la città

Dal centro alla periferia, nonostante lo sminuire della Sindaca Raggi e le rassicurazioni di Ama, la situazione è emergenziale: i sacchetti della spazzatura giacciono a terra per giorni tra odori nauseabondi, ratti e gabbiani. E’ così da Tor Bella Monaca a Isola Farnese, passando per quartier Trieste, Monte Mario e Labaro. 

Criticità che coinvolgono anche i lavoratori, costretti ad operare in condizioni al limite, con i sindacati ad invocare un “tavolo di crisi” e il Codacons a lanciare “l’allarme epidemia” con tanto di esposto in Procura. 

La denuncia di Legambiente: “E’ anno zero sui rifiuti”

“Tornano i cumuli di rifiuti tra le strade della Capitale con il picco di produzione estiva basta alzare lo sguardo per rendersi conto che la situazione ritorna a precipitare, senza svuotamento dei cassoni, senza spazzamento e con una città sporca. L’amministrazione comunale di Roma, invece di Rifiuti Zero, porta la capitale all'anno Zero sui Rifiuti” – tuona Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. 

Nel mirino l’assenza di un ciclo corretto e degli impianti per gestirlo, oltre alla mancanza in quel del Campidoglio di un assessore che abbia la responsabilità politica sui rifiuti. 

L’ipotesi di discarica a Pian dell’Olmo

“Non c’è economia circolare, non ci sono impianti per gestire le frazioni e non ci sono neanche progetti presentati, a partire da quelli per la biodigestione anaerobica dell’umido. L’unico progetto che sta facendo il suo iter di valutazione di impatto ambientale è l’ennesima discarica”.

Il riferimento è a quella da 700.000 metri cubi e 45mila metri quadri di Pian dell’Olmo “contro la quale si schiera Legambiente” – è chiara l’associazione. 

Legambiente: “No alla discarica a Pian dell’Olmo” 

“No alla discarica di Pian dell’Olmo, peraltro troppo vicina al confine con il territorio protetto di un parco regionale, a poca distanza dal Tevere e a pochi passi dal reticolo fluviale secondario che vi si immette. Se la procedura amministrativa regionale dovesse sciaguratamente dar esito positivo, il Comune di Roma dovrebbe intervenire con un dissenso reale, non a chiacchiere: dissenso da dimostrare – avvisa Legambiente - in primo luogo con una crescita veloce della raccolta differenziata che renda chiara l'inutilità di nuove grandi discariche”. 

Roma Nord e l'incubo rifiuti: non solo il trasbordo a Saxa Rubra, c'è l'allarme per una nuova discarica 

Duro il commento degli ambientalisti sull’operato del Campidoglio: “Il problema vero però, è che stiamo assistendo a un'assurda inerzia senza alcuna crescita determinata della percentuale di differenziata e un milione di tonnellate di monnezza che ogni anno Roma produce, vanno in discariche e inceneritori di altri territori, a gravare sulle condizioni ambientali di altri: in questo modo l’amministrazione capitolina che proclama l’obiettivo rifiuti zero, giustifica nei fatti i progetti per nuove grandi discariche e lascia spazi immensi alle illegalità nel ciclo dei rifiuti come l'abbandono su strada di inerti e ingombranti”. 

Saxa Rubra e Talenti: “No a trasferenza in aree parcheggio”

Poi il cenno anche alle aree di trasbordo rifiuti che il Comune vorrebbe realizzare nell’immediato a Saxa Rubra, poi almeno in altri tre quadranti della città con le prime aree a disposizione individuate già in III Municipio, Tor Bella Monaca e Trigoria

“Ci opponiamo con forza al progetto di questa discarica ma anche a quelli di parcheggi e aree che miracolosamente si dovrebbero trasformare in siti di trasferenza: senza miglioramento del ciclo complessivo i cittadini si ritroverebbero solo con nuovi ed enormi cumuli di rifiuti”.
 

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