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Venerdì, 19 Aprile 2024
Grottarossa Grottaferrata

Villa piena di opere d'arte e reperti archeologici: denunciato avvocato romano

Il bottino ritrovato dai Carabinieri è di elevato interesse storico, oltre che di di valore inestimabile, trafugato da siti sparsi per tutta Italia

Un museo in casa, tra lastre di marmo d'epoca romana, dipinti murali, quadri, crocefissi e libri sacri. Tutto materiale sottratto da scavi archeologici e cimiteri, proveniente da diverse regioni d'Italia. E' il bottino trovato dai Carabinieri nella casa di un avvocato civilista romano, 60enne, di Grottarossa. 

Il materiale, d’interesse storico, artistico, religioso, culturale e archeologico, di valore inestimabile, è stato asportato nel corso di anni di razzie in molteplici siti archeologici, musei, cimiteri e chiese del Paese. Considerato che tra i reperti vi sono oggetti risalenti a un arco temporale che va dal periodo etrusco a quello barocco, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha nominato un gruppo di consulenti tecnici con diverse specializzazioni al fine di meglio determinare le opere e ricostruire la loro storia. 

I REPERTI SEQUESTRATI---->GUARDA IL VIDEO

In effetti, i Carabinieri della Stazione di Roma Monte Mario unitamente ai colleghi del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno dovuto compiere lunghi accertamenti per individuare con precisione i reperti e localizzare il sito in cui potevano essere stati sottratti.

Attraverso la capillare rete di Stazioni Carabinieri sparse sul territorio nazionale, sono state collegate tutte le singole indagini che riguardavano i vari delitti e, al momento, è stato accertato che parte degli oggetti recuperati sono riconducibili a 24 furti. Parroci, direttori di musei, responsabili di cimiteri e sovrintendenti di scavi archeologici hanno infatti riconosciuto i reperti recuperati dai militari, accorgendosi in alcuni casi dell’effettiva mancanza solamente dopo essere stati convocati.

L’avvocato sessantenne, denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione continuato, si presume che fosse cosciente della provenienza illecita della maggior parte del materiale sequestrato, poiché i Carabinieri insieme agli oggetti hanno rinvenuto anche articoli di stampa e fotografie con didascalie dell’epoca in cui erano stati rubati. 

La sua posizione è sicuramente aggravata anche dall’ingente quantità di beni archeologici, di diverso genere tra vasellame, ceramiche, marmi, terracotta, tappi di anfora, lucerne, elementi da telaio, la cui origine è compresa tra il VII secolo a.C. e l’età post-antica, tra cui anche moltissime monete di bronzo e rame di età romana. 

Avvocato romano denunciato: villa piena di reperti archeologici

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