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La Storta Piazza Francesco Caraffa

Utilizzo pubblico per il Castello di Cesano chiuso dal 2016: così la Regione non vuole spegnere il Borgo

Nel Consiglio Regionale approvata una mozione per rilanciare il cuore storico di Cesano dove resistono ormai solo due ristoranti e un bar

Rilanciare il Borgo di Cesano migliorando la qualità dei servizi e valorizzando il patrimonio storico e culturale, a cominciare dal "castello": l'edificio monumentale eretto in piazza Caraffa tra la fine dell'800 e gli inizi del '900, che in seguito al sisma del 2016 giace vuoto e inavvicinabile. 

Il Castello di Cesano chiuso dal 2016

E' questo lo scopo della mozione approvata in Consiglio Regionale che chiede di istituire un tavolo di approfondimento sull'Ipab Don Morotti "per rilanciare l'utilizzo pubblico del Castello che - hanno scritto i consiglieri dem alla Regione Lazio Marta Leonori e Emiliano Minnucci - dopo molte vicissitudini e problemi burocratici oggi abbiamo l'opportunità di valorizzare". 

Mentre il nuovo Commissario, di recente nomina, dovrà procedere all’estinzione dell’Ente e al conferimento del suo patrimonio ad altra IPAB per rendere fruibili tali beni per la popolazione che ha maggiormente bisogno di aiuto e sostegno, nel frattempo la Regione Lazio chiede, attraverso l'atto , un interessamento ad Acea per un controllo delle fognature e dell'afflusso delle acque che negli anni passati proprio nel Borgo hanno creato cedimenti. 

Il Castello di Cesano inagibile dal terremoto del 2016: così muore il monumento del Borgo

"L'obiettivo - hanno spiegato i promotori della mozione - è quello di poter utilizzare i beni del Borgo affinchè dopo anni si possa migliorare la qualità dei servizi e dare un nuovo impulso alle attività commerciali e culturali di uno dei luoghi più belli e suggestivi del Lazio. Luoghi che - hanno sottolineato - abbiamo il dovere di preservare". 

Il rilancio del Borgo di Cesano

Un Borgo curato e di richiamo quanto si aspetta quell'angolo affascinante della periferia del Municipio XV negli ultimi anni costretto alla decadenza. 
"Il Borgo può tornare ad essere competitivo da un punto di vista culturale e commerciale. Ad oggi - hanno fatto notare i consiglieri Pd in XV, Daniele Toprquati e Agnsese Rollo - solo due ristoranti e un bar contribuiscono con molta fatica a non spegnere questo pezzo storico di Roma. Vale la pena affrontare questo percorso e non abbandonare quei borghi che nella Capitale ancora esistono". 
 

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