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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Compostaggio a Cesano: il Comune propone l'impianto, il Comune lo boccia. Progetto verso lo stop

Arrivano da Dipartimento PAU e Sovrintendenza i pareri negativi, il Municipio XV chiede opere di mitigazione dell'impatto. I residenti: "Si trovi altra area"

L'impianto di compostaggio a Cesano non s'ha da fare. Rischia di sfumare il progetto di Ama e Campidoglio che avevano individuato in un'area dell'estrema periferia del Municipio XV il sito adatto per realizzare uno dei due impianti di compostaggio aerobico necessari per la degradazione della frazione organica dei rifiuti della Capitale. 

L'impianto di compostaggio a Cesano

Uno stabilimento in cui sarebbero dovuti finire gli scarti di buona parte di Roma Nord: quelli provenienti dai municipi III, XIV e ovviamente XV. Circa 60mila tonnellate di organico l'anno da trasportare, con almeno trenta compattatori in viaggio al giorno, su strade dissestate, strette e malconce, all'ombra delle antenne di Radio Vaticana e dei capannoni del centro di ricerca e stoccaggio delle scorie nucleari dell'ENEA. 

I rifiuti di Roma Nord tra antenne e scorie

"Un territorio già saturo, che dal punto di vista ambientale ha già dato tanto" - hanno da sempre reclamato da Cesano e Osteria Nuova chiedendo al Campidoglio, tramite assemblee e raccolta firme, di tornare sulla propria decisione. Una scelta che probabilmente Ama e Roma Capitale dovranno rivedere e non solo perchè il territorio è in subbuglio.

Tra scorie e antenne arrivano anche i rifiuti: il 'No' di Cesano all'impianto di compostaggio

Compostaggio a Cesano: i pareri negativi degli uffici

 A mettersi di traverso i pareri negativi e l'attendismo dei Dipartimenti PAU (programmazione attuazione urbanistica) e Tutela Ambientale e della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, oltre alle condizioni dettate dal Municipio XV in sede di conferenza di servizi con la procedura di Valutazione Impatto Ambientale (VIA) a far emergere ostacoli e impedimenti alla realizzazione dell'impianto. 

Il parere negativo del PAU

"Il parere del dipartimento è negativo" - scrive il PAU. "Il progetto potrà essere approvato solo in variante all'Accordo di Programma del 1997", quello sulla delocalizzazione degli autodemolitori, consentendo l’inserimento di impianti per la gestione dei rifiuti. Sul fronte della viabilità nei dintorni dell'area destinata all'impianto di compostaggio il PAU sottolinea inoltre la necessità di un progetto definitivo, sempre in variante dell’attuale Piano Regolatore, "da Sistema ambientale Agro Romano a Sistema delle Infrastrutture e degli impianti stradali".

Un intervento che vede sullo sfondo anche l'attivazione di una procedura espropriativa. Meno perentorio il Dipartimento Tutela Ambientale che, nulla da dire sulla componente acustica, chiede invece maggiori studi sull'eventuale impatto olfattivo che l'impianto potrebbe avere sul territorio circostante. "Il parere di competenza inmateria ambientale potrà essere formulato una volta soddisfatte le richieste/osservazioni riportate" - si legge nel documento di Circonvallazione Ostiense. 

La Sovrintendenza: "Ci sono reperti archeologici"

Parere negativo invece dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali che, "pur comprendendo la pubblica utilità dell’opera", sottolinea come l'area individuata, oltre a mantenere un indubbio valore paesaggistico, risulti interessata da diffusi affioramenti di reperti archeologici (materiali da costruzione e ceramici). 

Le prescrizioni del Municipio XV

Attende il Municipio XV che subordina il proprio parere favorevole al recepimento nel progetto di Ama di alcune proposte di mitigazione dell'impatto dell'opera tra cui il miglioramento delle condizioni di sicurezza della circolazione sulla viabilità esistente, limite massimo del numero dei mezzi diretti giornalmente all'impianto e interventi di compensazione ambientale. 

Il compostaggio a Cesano rischia di sfumare

Vere e proprie tegole per Ama e Campidoglio che prevedevano la realizzazione dello stabilimento entro la metà del 2020. Il compostaggio a Cesano rischia di sfumare. 

“Alla luce di quanto emerso è logico intuire che questa area per tutti i vincoli e problemi infrastrutturali che possiede non è l’area idonea alla costruzione di un impianto industriale e per renderla idonea occorreranno molti investimenti, forse troppi. Da cittadini, nonché contribuenti, ci chiediamo perché non è stata fatta una scelta ponderata fra i siti più idonei, perché ci si è incaponiti su Cesano spendendo soldi pubblici per una progettazione e per un percorso partecipativo che alla resa dei conti ha dato ragione a noi: ha dato ragione alla logica, alla conoscenza del territorio” - ha commentato il Comitato di Quartiere di Cesano che sul compostaggio li previsto vorrebbe che fosse scritta definitivamente la parola "fine". 

"Continueremo a batterci affinchè il nostro territorio venga salvaguardato e rispettato e possa essere fornito di servizi utili ed essenziali dei quali, in questo momento, abbiamo urgente bisogno”.
 

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