Un vigile di quartiere, o meglio “di prossimità”, per Labaro e Prima Porta. Con questo nome è partito lunedì 11 gennaio il progetto che prevede l’inserimento di questa speciale versione del vigile urbano nelle strade dei due quartieri di Roma Nord.

L’iniziativa nasce su proposta del consigliere del XX Municipio Antonio Scipione (Pdl), come lui stesso spiega su VignaClaraBlog.it: “Si tratterà di 10 agenti di Polizia Municipale appiedati, suddivisi in due turni dalle ore 6.48 alle ore 20.00, che daranno una risposta concreta alla domanda di sicurezza della cittadinanza”, commenta l'esponente del Popolo delle Libertà.

Scipione prosegue spiegando che saranno tre le principali aree di intervento: la qualità urbana (quindi la tutela del decoro urbano e dell’ambiente, evitando ad esempio l’imbrattamento dei muri); la mobilità e la sicurezza, che includono oltre ai servizi di viabilità, la manutenzione stradale e della segnaletica, l’illuminazione e la pubblicità; e infine l’allarme sociale e la convivenza civile, rispetto ai quali il vigile di quartiere sarà chiamato a segnalare atti di teppismo, a sorvegliare sulle zone scolastiche e di aggregazione, a prevenire problemi derivanti dalla presenza di immigrati.

La proposta, prosegue Scipione, va letta in relazione alla “scarsa presenza di agenti di Polizia Municipale e alla molteplicità di problematiche del territorio”.

Anche l’amministrazione capitolina darà il suo contributo partecipando al bando regionale di finanziamento del “vigile di prossimità” (figura prevista dalla legge 1/2005, conosciuta come “Legge Robilotta”), garantendo così una continuità al progetto, la cui durata inizialmente prevista era di un anno.