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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Parco di Veio: ancora tanti i segni di degrado

Diminuiti ma ancora presenti discariche edili illegali, rottami e piccole baracche. Viaggio nel degrato del Parco di Veio

via-riserva-campettiSabato scorso, con una bella giornata di sole, siamo andati a farci una un “giro” nel Parco di Veio, per verificare quale sia la situazione oggi, dopo i numerosi articoli pubblicati da ZONA in questi ultimi mesi che denunciavano un degrado ben visibile. Siamo mossi dall’intento di contribuire a preservare e difendere il nostro parco, un grande polmone verde, nell’interesse dei cittadini di Roma nord. Il parco è il posto ideale per una passeggiata, a contatto con la natura viva e incontaminata, percorrendolo abbiamo incontrato cavalieri provetti in sella ai loro destrieri, ciclisti, atleti, in tanti a giocare con l’amico più fedele, famigliole con bimbi e persino un aeromodellista intento alle prove di volo del proprio prototipo costruito. Ma ogni medaglia ha il suo rovescio! Ecco spuntare qua e là scarichi abusivi e rottami di cui qualche insolente si sbarazza di nascosto.  Continuano gli scarichi di materiali edili e in alcuni punti notiamo la presenza di “irregolari” che spuntano dalla macchia come conigli, non appena ci vedono.

Vicolo Formellese
I detriti fotografati qualche mese fa ci sono ancora, per lo più laterizi e materiale da costrizione edile, tegole, cemento e materiale edile, con gli immancabili elettrodomestici. Incontriamo il proprietario della Cantina Agricola Colline di Vejo”...”sì, qualche scarico continua ad esserci, non come prima, ma uno l’abbiamo beccato proprio qualche giorno fa, … è difficile individuarli o risalire al responsabile..“ In quanto all’individuazione degli autori, crediamo sarà molto arduo, se non colti sul fatto e riuscire a risalire ai responsabili; nelle recenti indagini gli investigatori si sono imbattuti in stranieri e furgoni noleggiati.


Via riserva Campetti                                                                                               
Potrebbe essere uno di quei luoghi da fiaba a due passi dall’Olgiata, si tratta di un piccolo vicolo passante su un ponticello antico; a scorrervi sotto un limpido fiumiciattolo che affluisce verso il parco, la vegetazione è alta e in alcuni punti impenetrabile. Se fosse ripulito il luogo potrebbe divenire uno di quei piccoli angoli di paradiso. A guastare il tutto, le recenti discariche di laterizi, da molti mesi oramai permangono là; da sole bastano a trasformarlo in discarica, come documentano dalle foto pubblicate; sarebbe il caso di chiuderne l’accesso almeno agli autoveicoli più pesanti. E pensare che siamo a poche centinaia di metri dal centro di raccolta rifiuti dell’Ama di La Storta, lì almeno gli elettrodomestici usati, possono essere consegnati.

Antico mulino                                                                                                               
Siamo nel bel mezzo del Parco di Veio, fra la zona della Mola ed il Ponte del vecchio mulino, sul sentiero che separa il ruscello e porta al Tempio di Apollo. I ritrovi etruschi qui non mancano, se ne sono accorti anche i vagabondi che hanno tentato in più occasioni, ma inutilmente, di eleggerle temporaneamente a loro “dimora abituale”.  Ne chiediamo conferma al custode del Tempio di Apollo” qualcuno si vede aggirarsi nei paraggi a volte..” Il rischio è che dopo gli allontanamenti forzati,  una volta calmate le acque, ritornino a ricostruirsi le vecchie capanne. Certo che a dar conto alle ultime notizie di cronaca, l’avventurarsi nel parco al calar delle tenebre, non si addice né a quelle coppiette alla ricerca di qualche momento di intimità, né a chi voglia concedersi un attimo di tranquillità, potrebbe rivelarsi veramente rischioso. Dovremmo bandire un concorso e magari dare un premio, a chi si è divertito a scarabocchiare le pensiline con le locandine degli itinerari rendendoli spesso illeggibili, magari così ci spiegherà perché l’ha fatto. Notiamo che in alcuni punti a ridosso del torrente manca pericolosamente la recinzione, o qualsiasi forma di protezione ai lati del dirupo e a salvaguardia da possibili cadute: una precauzione necessaria per luoghi che accolgono famiglie in pic nic e bambini che giocano all’aperto. Lo segnaliamo per scongiurare possibili tragedie. Il gestore del locale ristorante Antico mulino a Vejo, non ci va leggero con gli ‘irregolari’: ”dieci giorni fa ho subito un furto con scasso, regolarmente denunciato, hanno svuotato il frigo, preso bottiglie e tv..” e prosegue “..li vedo spesso aggirarsi a gruppi, la sera, sbucando dalla boscaglia, magari vivono più in la..”.  Comunque ci confermano che sia i guardaparco che i Carabinieri si vedono regolarmente per il parco. E pensare che anticamente a fare quella scelta di vita erano per lo più anacoreti dediti alla contemplazione ed all’ascetismo ed religiosi che sfuggivano dal mondo viziato degli uomini  per dedicarsi  alla contemplazione. Quelli però erano filosofi!

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