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Ponte Milvio Camilluccia / Via degli Orti della Farnesina

Ponte Milvio, crolla anche il commercio: "Trenta attività rischiano chiusura definitiva"

Allarmanti i dati resi noti dalla Confesercenti Roma che in quell'area stava lavorando alla creazione di un centro commerciale naturale: "Tempi non siano lunghi, si ripristini viabilità"

Non c'è solo la disperazione di chi in una notte, e con cause ancora tutte da stabilire, ha perso casa: a Ponte Milvio, da ormai quasi una settimana spaccato a metà dalle transenne, piangono lacrime amare anche tanti esercenti che pagano una viabilità alternativa che tarda ad arrivare, l'assenza dei bus deviati in seguito al crollo di via della Farnesina e il caos più totale nel quale è sprofondato l'intero quadrante.

Preoccupanti i dati e le previsioni rese note dalla Confesercenti di Roma che sottolinea come in un'area così importante si potrebbero registrare perdite di volume d'affari superiori ad 1 milione di euro in un mese.

FATTURATI IN CALO VERTIGINOSO - In base a quanto riportato dal presidente, Valter Giammaria su uno stock imprenditoriale di circa 150 attività presenti nell'area, di cui il 50% circa sono della somministrazione e ristorazione, ve ne sono almeno 30 che rischiano la chiusura definitiva, altre 50 che potrebbero registrare perdite di fatturato molto rilevanti - oltre il 50%- e le restanti 70 circa un effetto negativo tra il 10 ed il 20% del fatturato. 

CENTRO COMMERCIALE NATURALE A RISCHIO - "Ci troviamo in un'area molto importante della città, piazza della movida romana, che in questi anni ha intercettato molti investimenti imprenditoriali.  Ricordo - ha proseguito il numero uno di Confesercenti Roma - che la nostra organizzazione l'ha proposta, unitamente ad altre associazioni partner di un progetto targato Unioncamere Lazio, come zona da riqualificare e restaurare ulteriormente, rendendola la prima reale area smart della città di Roma. Un progetto di restyling e di innovazione che dovrà passare per la partecipazione e la volontà degli operatori della zona riuniti in rete e che ora rischia, seriamente, di non vedere la luce".

NO A TEMPI LUNGHI E RMPALLO RESPONSABILITA' - Da qui l'auspicio di evitare che i tempi per tornare alla normalità siano troppo ampi: "Non possiamo assistere anche stavolta ai tempi lunghi di intervento della pubblica amministrazione che si sono verificati al Flaminio: sarebbe una vera e propria sciagura per gli operatori della zona" - ha detto Giammaria appellandosi alla Sindaca ed al Presidente del Municipio "perchè si affrontino le questioni, senza il solito rimpallarsi delle responsabilità  e delle competenze, come accade in queste situazioni, e si assuma l'obiettivo di ripristinare nel più breve tempo possibile la vivibilità e la transitabilità dell'area". 
 

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