rotate-mobile
Ponte Milvio Flaminio / Piazzale di Ponte Milvio

Niente proroga per i locali di Ponte Milvio: via subito tavolini e dehors

In attesa dell'ok da parte della Sovrintendenza Archeologica al Piano di Massima Occupabilità via le occupazioni di suolo pubblico dell'area: opposizioni critiche su operato M5s

Niente proroga per le occupazioni di suolo pubblico di Ponte Milvio: i locali del quadrante della movida di Roma Nord dovranno dunque rimuovere tavolini e dehors. Già da settimane infatti da via Flaminia 872 erano arrivate le lettere che comunicavano la volontà di non rinnovare le autorizzazioni "perchè non supportate dal parere favorevole della Sovraintendenza Statale, trattandosi di area insistente all’interno della Città Storica". 

Per capire quanti e quali spazi potranno essere utilizzati in futuro il Municipio XV attenderà dunque il riscontro della Sovrintendenza Archeologica che proprio nei giorni scorsi ha ricevuto il Piano di Massima Occupabilità redatto da una Commissione Tecnica del Quindicesimo: fino ad allora commercianti ed esercenti dovranno smontare e rimuovere tutto e dovranno farlo entro la fine dell'anno. 

Ieri il tentativo di discutere "fuori sacco", ossia fuori dall'ordine del giorno stabilito in precedenza dalla capigruppo del Municipio XV, un ordine del giorno del Pd che chiedeva una proroga delle occupazioni di suolo pubblico, da attuarsi fino all'approvazione del Piano di Massima Occupabilità, "il cui iter - ha ricordato il capogruppo Pd, Daniele Torquati - è iniziato nella scorsa consiliatura e su cui l'attuale maggioranza aveva già dato certezza". 

Il documento del Partito Democratico è però rimasto fuori dalla discussione di via Flaminia 872 con i Dem a sollevare polemiche e dubbi sull'operato della Giunta Simonelli in merito all'annosa questione di Ponte Milvio. 

"Non v'è alcuna certezza, né per le attività economiche della piazza, né per il destino dei tanti lavoratori coinvolti, tanto meno per i cittadini che lo aspettano da tempo. Ricordo, a beneficio di tutti, che nel 2013 la Soprintendenza scrisse al Municipio dichiarando che non solo non potevano essere concesse altre occupazioni, ma che si sarebbero dovute ritirare anche quelle concesse addirittura prima del nostro arrivo alla guida del Municipio, nel 2013. Nello stesso parere - rammenta Torquati - si rimandava però alla realizzazione del Piano di Massima Occupabilità quale soluzione, piano che grazie ad un gran lavoro abbiamo approvato".

Poi la condanna alle parole dell'Assessora al Commercio del Quindicesimo Alessia Vivaldi, ex del Comitato di Quartiere Abitare Ponte Milvio. "Le parole dell'Assessore che si è giustificata di fronte ai commercianti alludendo a irregolarità fatte negli anni precedenti sono risultate pesanti e gravi. Un'accusa sgradevole che non circostanzia i fatti e getta fango sull'operato della scorsa Amministrazione, che ha avuto solo la 'colpa' di prendersi le responsabilità in situazioni difficili e complicate, cercando la risoluzione del problema". "Se l'Assessore è a conoscenza di reati, li denunci come ogni buon amministratore deve ed è obbligato a fare"- ha concluso Torquati invitando altrimenti l'esponente della Giunta Simonelli "a mettersi a lavorare sul serio per dare risposte all'altezza del ruolo che ricopre". 

Intanto il centrodestra ha richiesto un Consiglio straordinario sulla questione: "Dal primo di gennaio, in attesa dell'attuazione del Piano di Massima Occupabilità, i commercianti di Ponte Milvio vedranno revocate tutte le occupazioni di suolo pubblico. Il risultato? Licenziamenti per molti dipendenti e duro colpo alle attività di zona. Ma possibile che in un momento storico di crisi non si pensi ai danni di un atto del genere?" - il commento del capogruppo di Lista Marchini, Giuseppe Mocci. 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Niente proroga per i locali di Ponte Milvio: via subito tavolini e dehors

RomaToday è in caricamento