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Ponte Milvio Tor di Quinto / Via del Baiardo, 26

Via del Baiardo, bomba ecologica a Roma Nord: rifiuti ed eternit a cielo aperto

Nell'area dove fino al 2012 sorgeva la baraccopoli quintali di ingombranti, calcinacci e lastre di amianto. Chiesto sequestro e bonifica. Mocci: "E' scempio pericoloso per ambiente e salute"

Una distesa immensa, sei ettari circa, soffocata da rifiuti ingombranti, calcinacci, carcasse di animali morti, elettrodomestici, auto abbandonate, copertoni, bidoni di liquidi chimici che sversano a pochi metri dalle sponde del Tevere e lastre di eternit.

Così appare oggi l'area di via del Baiardo dove fino al 2012 sorgeva una delle baraccopoli di Roma Nord: un terreno demaniale, con competenza della Regione Lazio, abbandonato a se stesso da quattro anni e sulle cui condizioni, un vero e proprio disastro ambientale nel cuore della Città, indaga la Procura. 

Una questione, quella della mega discarica alle spalle di Tor di Quinto, che il Municipio XV nei mesi scorsi aveva portato all'attenzione del Tavolo per l'Ordine e per la Sicurezza chiedendo a Roma Capitale di diffidare i proprietari e a tutti coloro che avevano competenza rispetto a quel terreno di fare la propria parte con mezzi legali e amministrativi. 

Passaggi probabilmente propedeutici che però al momento non bastano a sanare una situazione disastrosa: in via del Baiardo continuano infatti ad accumularsi rifiuti con l'area ad essere sempre più una bomba ecologica.

"A quattro anni dalla chiusura definitiva del campo nomadi di Tor di Quinto, ubicato su un'area demaniale in Via del Baiardo, a ridosso del Tevere, la situazione si presenta nuovamente drammatica e di estremo pericolo per la salute dei cittadini. Calcinacci, elettrodomestici, carcasse di mobili, frigoriferi, lastre di eternit cancerogeno che si sfaldano sul terreno ricoprono l'intera area golenale" - è tornato a denunciare il consigliere della Lista Marchini, Giuseppe Mocci, che sulla questione ha presentato una proposta di risoluzione per sollecitare interventi agli organi competenti.

Il documento chiede al Consiglio di impegnare il presidente del Municipio XV ad attivarsi per chiedere alla magistratura il sequestro dell'area, "visto l'elevato rischio di pericolo per la salute pubblica".

Tra le istanze della risoluzione pure la convocazione del Comitato dell'ordine della sicurezza pubblica del XV Municipio e l'attivazione di ogni procedura utile per la bonifica dell'area e la chiusura dell'accesso carrabile attraverso la realizzazione di una barriera di New Jersey. 

"Via del Baiardo è un esempio principe di un malcostume che devasta il Municipio XV e gran parte della Città. Allo sgombero non è seguita alcuna riqualificazione: dovremmo analizzare tutte le carte, capire le responsabilità e agire di conseguenza perchè questo territorio venga tutelato" - aveva detto prima della sua elezione il minisindaco Stefano Simonelli che di materiale sulla questione ambientale più disastrosa di Roma Nord ne troverà a iosa. 

"Scongiurare il peggio e fermare lo scempio ambientale che si sta perpetrando per garantire l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana" - l'obiettivo dichiarato invece da Mocci con il documento che sarà calendarizzato e probabilmente discusso nelle prossime settimane.

Via del Baiardo, con l'area golenale già probabilmente compromessa da inciviltà criminale e inerzia, non può più aspettare. 

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