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Prima Porta Labaro / Via Valbondione

La messa in sicurezza è una chimera: così l'ecomostro diventa trappola per adolescenti

L'ex Casa Lazio di Colli d'Oro attrazione del rischio per i teen del quartiere: nessuna traccia delle recinzioni annunciate dal Municipio XV un anno fa

Uno scheletro di cemento immerso nel verde, tra rovi e acquitrini, legni marciti e travi arrugginite. Così è ridotto l'embrione di Casa Lazio: il palazzetto dello sport che la Lazio Pallavolo avrebbe dovuto costruire nella vallata del Parco di Colli d'Oro.

Casa Lazio: il palazzetto perduto di Colli d'Oro

Bando del 2006, lavori iniziati solo nell'estate del 2012 tra le proteste di parte del quartiere ignaro di quel progetto che il Campidoglio ha letteralmente calato dall'alto. Da li manifestazioni, riunioni, qualche danneggiamento al cantiere mai decollato.

Già perchè i lavori della "casa" che avrebbe dovuto ospitare molte delle discipline della Polisportiva biancoceleste si sono arenati appena qualche settimana dopo il loro inizio. Nell'aprile del 2015, riscontrati ritardi e inadempienze, Roma Capitale ha deciso per la revoca della concessione alla Lazio Pallavolo e per la risoluzione del contratto. 

Un parco diventato impraticabile

Così Labaro da quasi sei anni convive con quell'ecomostro che sfregia il parco e lo rende impraticabile. Intorno all'area cantiere infatti i segni dello sfacelo più totale: arredi distrutti, verde incolto, sporcizia e viottoli impercorribili. 

A valle quelle recinzioni vecchie e divelte che rendono l'ecomostro un vero e proprio pericolo alla portata di tutti: da qualche tempo lo scheletro di cemento è infatti diventato l'attrazione per comitive di adolescenti. Non è raro vedere giovani arrampicati su travi cadenti, tra spuntoni e chiodi. Il richiamo del rischio, con la messa in sicurezza che tarda ad arrivare. 

La messa in sicurezza annunciata un anno fa

Nel giugno del 2017 l'annuncio del Municipio XV sugli imminenti lavori di recinzione dell'ex cantiere, 45mila euro le risorse stanziate, poi nulla più. Sull'ecomostro di Colli d'Oro ci si arrampica indisturbati. 

Ma da via Flaminia fanno sapere che recinzione e messa in sicurezza sono questione di giorni. "E' stato fatto un bando dal Dipartimento dello Sport e c'è la ditta aggiudicataria. E' stato concordato e sottoscritto un piano che prevede la recinzione dell'ecomostro, la messa in sicurezza delle alberature pericolanti. Dopo anni di mancata manutenzione alcune alberature dovranno essere abbattute perchè secche. Al termine di questi due interventi ci sarà la consegna dell'area verde (non dell'ex cantiere) al Servizio Giardini per la manutenzione ordinaria" - ha scritto l'assessore all'Ambiente del XV, Pasquale Annunziata. 

Intanto il quartiere aspetta, mentre i teenagers scalano l'ecomostro: quell'opera incompiuta dal destino ancora incerto.  

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