Il campo rom River da chiuso ad abusivo: la "bugia 5 Stelle" sul ponte della Flaminia
Il Comitato di via Tiberina: "A rimanere in silenzio solo le istituzioni"
Blitz nel cuore della notte sul ponte pedonale di via Flaminia dove, tra venerdì e sabato,ignoti hanno affisso un lungo striscione per denunciare la situazione del Camping River: l'ex campo nomadi di via della Tenuta Piccirilli, "chiuso" ma divenuto un enorme insediamento abusivo.
Striscione sulla Flaminia: "Su River bugia 5 Stelle"
"Bugia 5 Stelle: campo rom River da chiuso ad abusivo" - si legge sulla passerella all'altezza della vecchia stazione Grottarossa.
Il campo nomadi "chiuso" diventato insediamento abusivo
Circa 400 infatti le persone che ancora vivono nel terreno tra la Tiberina e il Tevere, in quel vecchio "villaggio della solidarietà" che il Campidoglio ha chiuso ma non "superato". Già perchè il piano rom voluto dalla Sindaca Raggi in quel di Prima Porta ha mostrato tutte le sue lacune, ogni difficoltà di applicazione pratica: quasi nessuna famiglia è riuscita a trovare casa e ottenere quel contratto di locazione necessario per usufruire del contributo del Comune, così in tanti, con un percorso di accompagnamento fuori dal campo che si è dimostrato fallimentare, sono rimasti li, in quel lembo desolato di Tenuta Piccirilli.
La convivenza difficile con i residenti di Tenuta Piccirilli
Tutti, e ancor di più visti gli arrivi notturni segnalati dagli abitanti della strada, ai margini di Prima Porta: in un campo abusivo, senza regole, senza servizi e senza condizioni igieniche adeguate.
Una "terra di nessuno" proprio al confine con le abitazioni dei residenti esasperati da una convivenza adesso, senza controlli e argini agli illeciti, ancor più difficile. Rimasti delusi da una chiusura del campo nomadi promessa ma effettivamente fallita.
Il Comitato di via Tiberina
"Quanto denunciato dallo striscione, che tuttavia non ha affisso il Comitato di via Tiberina, risponde al vero. Il Camping River da campo nomadi è diventato un campo abusivo: viviamo assediati dai rifiuti, dal via vai di persone non identificate o identificabili, senza alcun controllo o presidio. Siamo ospiti a casa nostra" - ha commentato raggiunto da RomaToday il Comitato.
"Questa è l'ennesima denuncia di una situazione paradossale, un allarme sullo stato di disagio che arriva non solo dalla Tiberina ma da tutta Roma Nord. A quanto pare - sottolineano con rammarico da Tenuta Piccirilli - l'unico silenzio è quello delle istituzioni, del Municipio e del Comune. Da loro nessuna soluzione, nessuna voce: un visualizzato senza risposta che questo territorio non merita".
