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Prima Porta Prima Porta / Via Tenuta Piccirilli

L'ex campo rom al collasso, residenti chiedono Consiglio straordinario: "Al River è emergenza"

A Tenuta Piccirilli insicurezza, discariche e roghi tossici

Roghi tossici con nubi dense e nere ad infestare l'aria di Tenuta Piccirilli, cumuli di immondizia in strada, via vai continuo di furgoni e persone, bambini mai a scuola ed episodi di violenza come l'ultimo accerchiamento agli agenti di Polizia Locale costretti ad abbandonare il presidio

Queste le condizioni dell'ex campo rom sulla Tiberina: quello "chiuso" dal Campidoglio ma mai superato.

Il Camping River oggi è infatti una grande baraccopoli abusiva nella quale vivono circa 400 persone, di cui la metà minori. 

Il fallimento del piano rom  applicato al River

L'emblema del fallimento del piano rom voluto dalla Sindaca Raggi: quasi nessuna famiglia infatti, senza ottenere alcun contratto di locazione e di conseguenza il contributo che avrebbe dovuto erogare il Comune, è riuscita ad uscire dal campo. Il risultato è quello di un'ex "villaggio della solidarietà" divenuto adesso un villaggio senza regole, senza controlli, senza le più basilari condizioni igienico sanitarie. 

A scontare la presenza del Camping River, ormai divenuta ingombrante, i residenti di via della Tenuta Piccirilli già vessati da un contesto depresso, tra isolamento e mancanza di qualsiasi tipo di servizio. 

Al Camping River anarchia e rivolte: la baraccopoli abusiva è una polveriera

Da campo rom a baraccopoli abusiva

"Quella che si sta venendo a configurare è una situazione che degenera di giorno in giorno. Il superamento del campo è nel collasso totale. Abbiamo un campo abusivo, con discarica a cielo aperto e roghi tossici che rendono l'aria irrespirabile. Abbiamo 450 persone alla data del censimento, ma oggi probabilmente sono molte di più, minori e disabili inclusi. Pulmini scolastici pagati con i soldi pubblici che continuano a viaggiare vuoti. Abbiamo un via vai nelle ore notturne di nuovi ospiti. Attività sospette, illegali e delinquenziali. Abbiamo un corpo di polizia locale che alla prima minaccia anziché ricevere rinforzi alza i tacchi e scappa via" - denuncia il Comitato di via Tiberina chiedendo interventi globali e risolutivi. 

"Le risposte ottenute ad oggi sono interventi episodici e parziali, effettuate sempre a seguito di gravi accadimenti o denunce del comitato. Non servono - incalzano i residenti - interventi finalizzati a stemperare gli animi e far dimenticare l’accaduto".

Un consiglio straordinario sul Camping River

Da qui la richiesta di un Consiglio straordinario "dove ogni gruppo politico - scrivono - possa offrire un reale contributo. Fare politica - ammonisce il Comitato - è pensare e attuare soluzioni, non essere spettatori silenti, pronti ad usare la voce solo in campagna elettorale". 

Il Municipio XV e il dialogo con il Campidoglio

Poi la richiesta al Municipio XV guidato dal minisindaco Simonelli di fare la voce grossa con il Comune: "Chiediamo all’amministrazione municipale di assumersi le proprie responsabilità, ovvero, farsi carico della situazione che riguarda il territorio che amministra e di intraprendere per questo un dialogo attivo e risolutivo con il Campidoglio, vista la situazione di emergenza che si sta prospettando". 

Un intervento interforze che porti ad una soluzione responsabile e definitiva del problema: quanto chiesto dal Comitato di via Tiberina. 

La richiesta dei residenti: "Chiudete il campo abusivo"

"Il campo va chiuso" - non usano giri di parole i residenti. "Vanno trovate soluzioni per i residenti del River. Chiediamo con responsabilità di raggiungere l’obiettivo che a gran voce vi eravate prefissati: il superamento del Campo Rom".
 

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