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Prima Porta Prima Porta / Via Tenuta Piccirilli

Campo rom a Roma Nord, cresce il fronte del 'No': sarà consiglio straordinario

Contro la nuova baraccopoli istituzionale la raccolta firme dei residenti, dalle opposizioni la richiesta di un'assemblea municipale alla presenza dell'assessora Baldassarre. "No comment" dai Cinque Stelle del XV

La conferma del bando per il reperimento di un'area attrezzata nel Municipio XV o limitrofi, quindi sulla carta III e XIV, nella quale ospitare le 120 famiglie rom attualmente residenti nel Camping River di via della Tenuta Piccirilli ha gettato scompiglio a Roma Nord dove cresce il fronte del 'No'. 

Dalla Cassia a via Tiberina con l'appoggio anche dei residenti di Cesano è nato il gruppo Facebook "Fermiamo il campo rom, Roma Nord unita" che in poche ore ha oltrepassato le mille iscrizioni. Obiettivo: coordinare una raccolta firme da sottoporre al Municipio XV e al Campidoglio affinchè quel bando - respinto dal parlamentino del Qundicesimo ma non bocciato dalla maggioranza 5s in Assemblea Capitolina nemmeno un mese dopo - venga ritirato.

Una revoca che però non appare cosa così facile: "La revoca o annullamento della gara - si legge nella determina di Roma Capitale  - comporterebbe le dimissioni dalla struttura privata ospitante di circa n. 420 persone in condizioni di fragilità e senza alternativa abitativa, che si vedrebbero bruscamente private dell’alloggio e di forme di protezione sociale, con possibili ripercussioni sulla sicurezza pubblica". Dunque la nuova baraccopoli istituzionale s'ha da fare. 

Un'idea alla quale non si arrendono le opposizioni. Contrari gli esponenti di Fratelli d'Italia "perché il quadrante di Roma Nord già ospita numerose strutture sia autorizzate che abusive e poi perché questa iniziativa va contro ogni logica, visto che da tutte le realtà cittadine arriva l’unanime richiesta di procedere alla chiusura delle strutture con la relativa bonifica delle aree sino ad oggi occupate” - hanno scritto in una nota la consigliera del Municipio XV, Isabella Foglietta, e il coordinatore di FDI in Quindicesimo, Alberto Kustermann, sottolineando come quei fondi dovrebbero essere destinati "a beneficio delle numerose famiglie romane prive di un’abitazione e che vivono in condizione di grande fragilità economica". 

“Roma Nord, nello specifico il Municipio XV, è sicuramente il luogo meno indicato per la ricerca di aree atte a ospitare un nuovo campo rom" - la visione di Forza Italia esternata dal coordinatore del Dipartimento Ambiente Massimo Pezzella. 

E se la ricerca di un'area attrezzata da destinare all'accoglienza delle famiglie rom di Tenuta Piccirilli fa tremare tutti i quartieri di Roma Nord, c'è chi è convinto che quel campo - viste alcune specifiche indicazioni contenute nel bando in merito alla necessità di garantire la continuità della vita sociale di chi vive nel River - rimarrà li: proprio sulla Tiberina.

Una struttura che però, sorta in un'area priva di servizi e in una strada vessata da mille altre difficoltà, deve chiudere: "Ribadisco ancora una volta la necessità di portare il River ad una chiusura progressiva, favorendo politiche di vera inclusione e di uscita dal campo. Se per raggiungere questo obiettivo - ha detto Gina Chirizzi, consigliera Dem in via Flaminia - sono necessarie piccole aree attrezzate, si reperiscano esentando i quartiere che si sono già fatti carico del problema". Dunque lontano da Prima Porta. 

Silente in questa fase il Movimento 5 Stelle di Roma Nord che pure nel luglio scorso, salvo poi vedere i colleghi in Assemblea Capitolina fare diversamente, si era schierato per il 'No' al campo rom di Roma Nord chiedendo alla Sindaca di ritirare il bando. Un silenzio che si romperà necessariamente a breve, quando in via Flaminia 872 si terrà il consiglio straordinario sulla questione: le opposizioni, seppur in modo disgiunto, hanno presentato la richiesta. 

"Constatiamo il ritardo nell'arrivare a presentare una proposta dello stesso tenore di quella già avanzata dal gruppo Pd, tuttavia siamo lieti dell'esito e del raggiungimento delle firme necessarie: non ci interessa chi chiede la seduta straordinaria, ma che essa ci sia" - ha commentato il capogruppo del Pd, Daniele Torquati. 

A norma di regolamento, entro dieci giorni si dovrà quindi procedere alla convocazione del Consiglio. 

"Un appuntamento importante per il territorio e la politica romana: una seduta straordinaria che preveda la presenza dell'assessore alle politiche sociali di Roma Capitale e nella quale si chiarisca la posizione del M5S sui campi Rom" - ha tenuto a sottolineare l'ex minisindaco annunciando come il suo schieramento chiederà in quella sede il rispetto della Strategia europea di inclusione e superamento dei campi, sottoscritta da Roma Capitale durante la scorsa consiliatura, "e rifiuteremo con forza - ha assicurato - l'idea che nella nostra città non debbano esistere alternative ai campi". 

La richiesta alla maggioranza pentastellata e alla presidente del Consiglio è quella di convocare l'assemblea municipale quanto prima "per recuperare - ha scritto Torquati - questi giorni di ritardo" su una questione che sta infiammando animi e dibattito in tutto il territorio. 
 

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