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Tubercolosi alla scuola di via Al sesto Miglio, l'Asl placa gli allarmismi

I medici dell'Asl RmE tranquillizano quanti temessero la diffusione della malattia, dopo il caso della maestra affetta. I bambini sono stati sottoposti ai controlli, nessun pericolo per nessuno di loro

Allarme rientrato alla Scuola Elementare di via Al Sesto Miglio, sulla Cassia. Dopo il caso di una maestra ricoverata per Tubercolosi al Forlanini, l'Asl RmE sta conducendo una serie di accertamenti sui piccoli delle classi seguite dalla docente. Entro dieci giorni - come spiegato dal Prof. Enrico Di Rosa - si concluderà il ciclo di esami.

Dei bambini controllati finora, una decina sono risultati positivi alla tubercolina ma Di Rosa, del Servizio Igiene pubblica dell'Asl, ha placato gli allarmismi spiegando che "ci aspettavamo di trovarli positivi - ha detto a Romatoday - segno del contatto avvenuto col batterio ma questo non significa che siano malati. Abbiamo fatto le radiografie per capire se il virus potesse aver toccato i polmoni ma non abbiamo trovato nulla. I bambini stanno bene, non ci sono stati casi di ricovero, stanno solo facendo una cura antibiotica come prassi vuole".

I medici della Asl RmE hanno seguito alla lettera le direttive ministeriali sui casi di malattie infettive come la tubercolosi, il risultato positivo era atteso ma non preoccupante, ci tengono a precisare, visto che "solo il 10% delle persone positive al virus Tbc - ha spiegato ancora Di Rosa - sviluppa la malattia nel corso della sua vita, e proprio per scongiurare questo rischio per i bambini è stata consigliata la chemioprofilassi, dopo aver fatto la radiografia".

Anche se la situazione è tutt'ora sotto controllo e non sono stati diagnosticati casi di malattia tra gli studenti, nei prossimi giorni, saranno sottoposti ad accertamenti anche gli altri piccoli del plesso elementare dell'Istituto De Filippo per tranquillizzare i genitori che, dal giorno in cui è stata appresa la notizia della maestra, sono, come è facile immaginare, molto preoccupati per la salute dei loro figli.

Infine, prima di congedarci dal professore Enrico Di Rosa, abbiamo chiesto come la docente della scuola elementare potrebbe aver contratto il virus Tbc. "Stiamo indagando proprio su questo - ha spiegato il medico dell'Asl RmE - per cercare di capire come la donna abbia potuto ammalarsi. Per questo motivo faremo fare una serie di accertamenti nella sua cerchia familiare anche se, sospettiamo, che sia stato più semplice che la maestra abbia preso il virus in maniera casuale, ovvero per strada, sui mezzi pubblici ecc, magari da una persona che nemmeno conosce".

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