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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ferrovia Roma Nord, non solo ritardi e soppressioni: "Stazioni mai aperte e lavori perennemente in corso"

Il Comitato dei Pendolari sottolinea "due veri scandali": la nuova Stazione di Prima Porta, più volte annunciata e ancora chiusa e la diminuzione dei posti auto in quella di Montebello

Vita dura quella dei pendolari della Ferrovia Roma Nord: a viaggi estenuanti in vagoni fatiscenti tra pure treni in ritardo, corse saltate e soppressioni comunicate all'ultimo si aggiungono i disagi di natura strutturale. Stazioni vecchie, tornelli mal funzionanti che incentivano i "furbetti" a continuare a non pagare il biglietto e parcheggi spesso al buio con conseguente saccheggio delle automobili da parte di malviventi.

Una lunga lista quella delle cose da rimettere in sesto sulla linea che da Viterbo, passando per Civitacastellana, porta nel cuore di Roma: un elenco al quale però il Comitato dei Pendolari aggiunge anche altri due "veri e propri scandali". 

Tra questi la nuova Stazione di Prima Porta più volte annunciata ma mai messa a disposizione del pubblico: una di quelle opere con l'apertura sempre imminente ma che i cittadini sembrano però attendere invano. "Doveva aprire prima a luglio, poi a agosto, poi a settembre: invece giace pronta ma chiusa al pubblico. Nel frattempo - sottolineano dal Comitato dei Pendolari - i vandali-graffittari la stanno sporcando con i loro lerci disegni". 

Altra questione quella del parcheggio della Stazione di Montebello: posti auto già in numero inferiore rispetto a quelli necessari oggi divenuti ancora meno visto alcuni lavori in corso. Sulla vicenda il Comitato ha già scritto a istituzioni e Enti coinvolti per chiedere quando si tornerà alla normalità "visto che la data di fine lavori è già trascorsa da un mese". Segnalazione che è stata girata pure ad Atac ma delle risposte attese nemmeno l'ombra. 

"Tutto questo fa giustamente gridare allo scandalo perché non è possibile che ci voglia tutto questo tempo per fare le cose e gli utenti paganti debbano essere sempre l’ultima ruota del carro invece di essere difesi e accuditi come una specie protetta e in via d’estinzione. Aggiungiamo - ha sottolineato il presidente del Comitato, Fabrizio Bonanni - che i soldi spesi per quei lavori sono sempre i nostri, come privati cittadini che paghiamo le tasse. Quali sono i (dis)servizi resi in questo caso?" - si chiedono i pendolari domandandosi se siano "le attese indefinite per avere una nuova stazione e un parcheggio di scambio funzionanti". 
 

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