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La Storta Via del Casale di San Nicola

Migranti a Casale San Nicola, il Comitato al Prefetto: “Struttura e zona inadeguate”

Questa mattina l'incontro in via Flaminia 872: "Un quartiere senza servizi non si presta ad accoglienza". Gabrielli: "Problema sicurezzaa non passi per 100 persone che fuggono dalle guerre"

La ex scuola privata Socrate di Casale San Nicola – quartiere sulla via Braccianese tra l’Olgiata e La Storta – diverrà uno dei centri di accoglienza della Capitale individuati attraverso un bando della Prefettura emanato per far fronte all’emergenza sbarchi di questo periodo.
Cento i richiedenti asilo che arriveranno nella località al confine tra XIV e XV Municipio: un complesso residenziale che però sulla soluzione trovata sembra non essere particolarmente d’accordo.

Le perplessità espresse dal Comitato, che da giorni si batte per scongiurare l’apertura della struttura, riguardano la scuola stessa “un casale – spiega l’Avv. Gloria Conti – che sorge nell’Agro Romano e che presenta problematiche relative all’impianto antincendio” e il contesto in cui il centro di accoglienza dovrebbe sorgere “una zona priva di fognature, scarsamente illuminata e con strada di accesso privata e dissestata”.

A preoccupare poi il quartiere i tempi di permanenza dei migranti incerti visto che si tratta di richiedenti asilo “e – spiegano ancora dal Comitato – problematiche legate all’identificazione degli stessi”.

Questioni “strettamente legate alla sicurezza” esposte in modo dettagliato al Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, in visita in via Flaminia 872 per incontrare i cittadini del Quindicesimo.

“Quando saranno ultimati i lavori di adeguamento andremo a fare delle verifiche per accertare che i requisiti dichiarati in adesione al bando siano corrispondenti” – ha assicurato il Prefetto. “Tuttavia – ha aggiunto – non accetto che il problema della sicurezza passi per cento ‘disgraziati’ che arrivano qui fuggendo dalle guerre”.  

“Vogliamo solo sollevare una questione di inadeguatezza circa struttura e luogo scelti, nessuna forma di ostruzionismo – ha ribadito l’Avv. Conti – contro insediamenti di questo tipo: la zona, abitata da 280 famiglie circa, con tutti i suoi deficit non si presta alla corretta accoglienza di altre 100 persone”.

Legalità, chiarezza e trasparenza quanto chiesto da Casale San Nicola soddisfatto per l’ospitalità di via Flaminia 872 e per la disponibilità al dialogo di Gabrielli. Ma la speranza del Comitato rimane quella, a dire il vero piuttosto remota qualora sussistessero tutti i criteri per l'assegnazione, che il Prefetto per il centro di accoglienza valuti soluzioni alternative.

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