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Compostaggio a Cesano tra antenne, scorie e strade strette: il fronte del 'No' in Regione

L'audizione in Commissione Rifiuti: "Territorio già saturo e in sofferenza, aggiungere sito rifiuti è scelta scellerata"

I rifiuti di tutta Roma Nord a Cesano: è li, in un lotto del quartiere più estremo del Municipio XV, che Ama e Comune hanno scelto di realizzare uno degli impianti di compostaggio della Capitale. 

Uno stabilimento che trasformerà a “chilometri zero” gli scarti alimentari ed organici provenienti dalla raccolta differenziata dei quadranti limitrofi: a Cesano arriveranno infatti i rifiuti del Municipio XV, del III e del XIV. 

I rifiuti di Roma Nord a Cesano tra antenne e scorie nucleari

50mila tonnellate l'anno alle quali si aggiungeranno 10mila tonnellate annuali di “scarti verdi” derivanti dalle attività di sfalcio e potatura. Quantitativi da trasportare su strade strette, dalla manutenzione precaria e spesso anche il buio. Rifiuti che saranno trattati a poca distanza dalle antenne di Radio Vaticana e dallo stabilimento dell'ENEA Casaccia, il centro di ricerca che al suo interno custodisce anche scorie nucleari. 

Nel cuore di un territorio "già provato e saturo" - dicono i Comitati del 'No' schierandosi contro un sito che sorgerà proprio dove Cesano e Osteria Nuova per anni hanno respinto l'arrivo di uno degli autodemolitori da delocalizzare fuori dal GRA. 

A preoccupare, nonostante le rassicurazioni di Ama, l'impatto ambientale che l'impianto di compostaggio potrebbe avere in quell'angolo di periferia già soffrente dal punto di vista ambientale, della viabilità e dei servizi. 

Antenne, scorie nucleari e pure rifiuti: il Campidoglio cala il compostaggio su Cesano

Le rassicurazioni di Ama sull'impianto di compostaggio

"Un impianto di tipo aerobico e di tecnologia sostenibile BAT (Best Available Technology) con lo svolgimento di processi naturali al chiuso e ad aerazione meccanica. La tecnologia installata e la particolare localizzazione dei due siti (Cesano e Casal Selce ndr.) determineranno un impatto ambientale assolutamente positivo per il ciclo dei rifiuti dei due quadranti specifici e della città in generale" - ha scritto Ama nella sua relazione che però non fuga dubbi e perplessità di un territorio che si è visto calare dall'alto il progetto, coinvolto solo a cose quasi fatte. 

Così ieri i Comitati di Cesano e Osteria Nuova sono andati in Regione: ad esporre le proprie argomentazioni per la contrarietà all'impianto di compostaggio in Commissione Rifiuti. 

"Una voce unanime di no all'impianto. Dei no motivati, frutto di studio, e non strumentali" - ha detto il capogruppo Pd in Municipio XV, Daniele Torquati. 

Tra le criticità evidenziate la difficile convivenza del territorio con elettrosmog, scorie nucleari ma anche l'assenza di una rete viaria adatta ad ospitare il transito giornaliero dei tir carichi di rifiuti. 

Il Pd: "Da Comune scelta scellerata"

"Quando parliamo di rifiuti è importante tenere in considerazione le peculiarità di ogni territorio e le esigenze delle rispettive comunità. Riguardo la realizzazione di un impianto di compostaggio nel XV Municipio ribadisco che è un'ipotesi pressochè scellerata che rischierebbe di mettere un'intera zona in ginocchio sia da un punto di vista ambientale che da quello dei servizi. Stiamo parlando di un'area residenziale a ridosso del Parco Regionale Bracciano-Martignano che ha bisogno di tutto meno che di un impianto rifiuti: penso alla viabilità e alla salute dei residenti. Mi auguro - ha detto il consigliere del Pd, Emiliano Minnucci- che l'audizione apra la pista per una serie di incontri specifici, utili ad affrontare il tema in maniera costruttiva anche con la partecipazione dei residenti che hanno tutto il diritto di essere protagonisti di questo iter programmatico e non semplici spettatori". 

L'allarme: "L'impianto paralizzerà tutto il quadrante"

Sulla stessa linea d'onda il vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi: "L'impianto di compostaggio che Ama e Roma Capitale vorrebbero realizzare a Cesano-Osteria Nuova rischia di far collassare un intero quadrante di Roma Nord, coinvolgendo anche zone limitrofe dell'area metropolitana di Roma. Una scelta che, di fatto, infierisce su un territorio già fortemente compromesso: basti pensare alla viabilità che già presenta grandi criticità, alle problematiche storiche legate all'inquinamento elettromagnetico, alle difficoltà strutturali dovute all'assenza di servizi che rendono la vita dei residenti sufficientemente gravosa. Il continuo andirivieni di mezzi Ama diretti all'impianto di compostaggio porterà altri grossi disagi ai cittadini. Peraltro, considerando la facilità con cui Roma va in emergenza rifiuti,il numero di camion aumenterà fino a paralizzare tutta l'area". 

Il M5s: "Garantiremo partecipazione territorio"

"Tutte le problematiche emerse saranno vagliate dagli uffici regionali in sede di Valutazione d'Impatto Ambientale e solo in caso di esito positivo il progetto verrà portato avanti. Una volta terminata la procedura mi rendo disponibile a tornare in Commissione per eventuali ed ulteriori approfondimenti" - ha assicurato Marco Cacciatore, consigliere regionale M5S e presidente della Commissione Ambiente, a margine delle audizioni sui progetti degli impianti di compostaggio. 

"A fronte delle preoccupazioni espresse dai comitati cittadini, l'assessorato all'Ambiente di Roma Capitale, Ama e il XV municipio si sono detti disponibili a garantire la partecipazione degli abitanti dei territori alle informazioni sull'iter dei progetti. Inoltre dall'assessorato capitolino c'e' stato poi un impegno ad incentivare altri metodi di compostaggio diffusi, di comunità e micro imprenditoria. Un elemento - ha concluso Cacciatore - che ancora una volta ci dimostra quanto sia urgente avviare il Piano rifiuti regionale e il relativo ciclo di impianti attraverso filiere che realizzino un modello di economia circolare". 

Un impianto di cui Roma, secondo le tempistiche dettate da Ama, si dovrà dotare entro il 2020. Al territorio, che già vede i fondi CIPE per la presenza del sito nucleare con il contagocce, promesse riqualificazioni e benefit: aree a verde pubblico e orti urbani in cambio di un sito per il trattamento dei rifiuti. In mezzo ad antenne e scorie. 
 

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