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Tra scorie e antenne arrivano anche i rifiuti: il 'No' di Cesano all'impianto di compostaggio

Da Santa Maria di Galeria a Osteria Nuova 1684 firme per chiedere al Comune di "tornare indietro su scelta sbagliata"

Sull'impianto di compostaggio a Cesano "si torni indietro". E' questo l'appello che arriva da Cesano e Osteria Nuova: i due quartieri ai margini del Municipio XV destinati ad ospitare il sito di Ama per lo smaltimento dei rifiuti.

L'impianto di compostaggio a Cesano entro il 2020

L'iter autorizzativo è partito nel marzo scorso quando Ama ha depositato in Regione Lazio la richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Nove i mesi stimati per concludere le procedure legate alle autorizzazioni, poi massimo diciotto mesi per la costruzione vera e propria dell'impianto che tratterà 60mila tonnellate di organico l'anno. Tutti i rifiuti di Roma Nord.

"Non si tratta di discariche ma di luoghi che non producono odori e dove tutto l'organico che produciamo si trasforma in compost di qualità che poi viene utilizzato in agricoltura. Trasformiamo gli scarti e i materiali post consumo in materiali che danno di nuovo vigore alla nostra terra che spesso soffre per la desertificazione" - ha sottolineato l'asessora all'Ambiete di Roma, Pinuccia Montanari. 

Cesano e Osteria Nuova in subbuglio

Ma i territori sono da tempo in subbuglio. 1684 le firme che il Comitato promotore della petizione, in collaborazione con Comitato di quartiere Osteria Nuova-Santa Maria di Galeria, Comitato di Quartiere di Cesano, Associazione Aste Taurine, Associazione Anguillara Progetto Comune, Associazione V.Sbardella di Cesano, ha presentato a Comune e Regione. 

Antenne, scorie nucleari e pure rifiuti: il Campidoglio cala il compostaggio su Cesano

La petizione dei quartieri "a rischio"

Obiettivo: scongiurare l'arrivo dell'impianto Ama in un territorio già alle prese con le antenne di Radio Vaticana, il depuratore COBIS di Acea e le scorie nucleari conservate all'ENEA Casaccia. 

Ma non solo vicini "fattori di rischio". Nella petizione si sottolinea anche il mancato rispetto della "distanza minima di 1km da agglomerati urbani consolidati", oltre che la collocazione dell'area dove sorgerà l'impianto di compostaggio in una zona coperta dal piano di emergenza e "in posizione marginale e non ottimizzata per la minimizzazione dei percorsi su una viabilità secondaria carente". 

"Inoltre - si legge nel documento spedito a Campidoglio e Pisana - sulla stessa direttrice della Braccianese, a circa 4 Km di distanza, in una zona maggiormente idonea, è in fase avanzata di realizzazione un altro compostatore, da parte del Comune di Anguillara, di cui non si è tenuto per nulla conto nella proposta". 

Da qui la richiesta di tornare indietro "sulla decisione sbagliata di un impianto di compostaggio a Cesano e Osteria Nuova". 

L'appello al Comune: "Tornare indietro su decisione sbagliata"

"Pur essendo infatti sensibili al problema dello smaltimento dei rifiuti, ci sono regole non rispettate e nei due incontri avuti con l'Assessore capitolino Montanari e il Presidente del Municipio Simonelli non siamo stati ascoltati. La dittatura della maggioranza si è compiuta sotto i nostri occhi. Per questo in pochi giorni abbiamo raccolto oltre 1684 firme contro questa decisione che riteniamo sbagliata nel merito. Le criticità espresse nella petizione popolare, sottoscritta in primis dai Presidenti dei Comitati di quartiere dell'area, non sono mai state valutate negli incontri promossi dall'Amministrazione comunale e sono sempre gli stessi" - scrive in una nota il Comitato promotore della raccolta firme ribadendo fattori di rischio e criticità dell'area prescelta. 

"Il Comune di Roma quindi, abdicando al suo ruolo terzo di verifica, garanzia e tutela di tutti gli amministrati,  invece di approfondire le problematiche oggettive sollevate dai cittadini di questo territorio nell'ambito di un percorso di concertazione per l’accertamento trasparente delle condizioni preliminari  di realizzazione dell’opera - accusano i Comitati - ha sposato machiavellisticamente le posizioni aziendalistiche dell'AMA, poco attente alle criticità ambientali e potenzialmente affette da conflitto d'interesse. Non é accettabile". 

Risposte concrete "alle legittime istanze ed osservazioni prima di procedere con l’opera" quanto reclamato da Cesano e Osteria Nuova. 
 

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