Lungo la Francigena copertoni e rifiuti ingombranti: i pellegrini scattano il “book” del disastro
La denuncia dell’associazione Valorizziamo Veio: “Serve repressione contro barbari e zozzoni, qui facciamo impallidire pure Greta”
Se nel pieno dell’emergenza rifiuti degli scorsi mesi i pellegrini in transito sulla via Francigena tra La Storta e La Giustiniana si erano trovati costretti a fare lo slalom tra i sacchetti della spazzatura abbandonati ai piedi delle pattumiere, sui marciapiedi e sul ciglio della strada, non va meglio a coloro che percorrono il “cammino” all’interno del Veio e nello splendido borgo di Isola Farnese.
La porta della Francigena è una pattumiera
Bottiglie di plastica nei torrenti, frigoriferi e pneumatici nei fossati, rifiuti urbani all’entrata dell’area archeologica. Mini discariche diffuse.
Sono in tanti, in cammino lungo la Francigena, a sorprendersi di tali condizioni: tanto indecenti da inoltrare le foto testimonianze, un vero e proprio “book” del disastro ambientale, alle associazioni che curano e si impegnano per la valorizzazione di quella parte del territorio.
I pellegrini scattano il “book” del disastro
“Attraverso le foto che ci hanno spedito alcuni pellegrini di passaggio a Veio ed Isola Farnese abbiamo raccolto la loro delusione e l’incredulità per come è ridotta la porta di Roma della via Francigena e lo spazio adiacente al Tempio di Apollo” – raccontano da Valorizziamo Veio.
“Purtroppo, dopo anni di battaglie, - dicono dall’associazione - ci rendiamo conto che poco possiamo fare nei confronti dei barbari domenicali durante i picnic e gli scaricatori abusivi seriali”.
L’associazione Valorizziamo Veio: “Stop a barbari e zozzoni”
Chiedono un maggior controllo istituzionale, “che forse ad oggi non è così efficace” i membri dell’associazione di Roma Nord Non ci rimane che sollecitare un maggiore controllo istituzionale, “per una maggiore prevenzione e repressione”. “Della serie – l’amara constatazione - a Veio riusciamo a far impallidire anche Greta”.