rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Prima Porta Grottarossa / Via di Quarto Peperino, 39

La cocciniglia divora i pini di Roma: così i residenti vogliono salvare la pineta di Saxa Rubra

Nella Capitale circa l’80% degli alberi colpito dal parassita, l’allarme anche nel quadrante nord: “Intervento privato per tutelare patrimonio”

I pini di Roma a rischio sopravvivenza. A minacciare le alberature della Capitale la ‘cocciniglia tartaruga’ (nome scientifico Toumeyella parvicornis), un parassita di origine nord-americana che da un paio d’anni sta letteralmente divorando le piante con conseguente danno ambientale, paesaggistico e culturale. Secondo le stime degli agronomi circa l’80% dei pini comuni in città ne è colpito. 

La cocciniglia minaccia  pini di Roma

Una grave minaccia con l’assenza di protocolli fitosanitari a far temere per gli alberi di Roma. Non solo quelli del quadrante sud, il più colpito a inizio epidemia: a rischio pure i pini di Saxa Rubra con residenti e comitati cittadini a darsi da fare privatamente per evitare che la pineta vada interamente perduta. Cinquecento gli alberi di quell’angolo verde del Municipio XV colpiti dalla ‘cocciniglia dei Caraibi’. 

“Dagli inizi di luglio – spiega all’Adnkronos Paolo Salonia, residente del comprensorio I Pini di Roma e già portavoce del comitato Abitare Ponte Milvio - ho iniziato ad investire del problema diversi soggetti che, a mio avviso, potessero avere responsabilità e ruoli per affrontare la situazione con interventi risolutivi: dal Parco di Veio ai Dipartimenti Tutela Ambientale del Comune e della Regione Lazio, dall'Arpa all'assessore all'Ambiente del Municipio XV e altri ancora. Finora quel che ho ottenuto è stato un sopralluogo da parte degli agronomi del Servizio Giardini del Comune di Roma che hanno confermato quanto sia seria la questione che investe circa 500 alberi. Ma niente di più”.

Pini di Roma, è allarme cocciniglia: “Già colpito l’80% degli alberi”

I residenti vogliono salvare la pineta di Saxa Rubra

Così i residenti hanno deciso di agire privatamente per contrastare la diffusione della ‘cocciniglia tartaruga’ e salvare la pineta. “Pur di tutelare un patrimonio, siamo pronti a rischiare anche multe salate per via del tipo di intervento che sarà deciso in seguito”, sottolinea Salonia che “consapevole delle lentezze burocratiche, oltre che della spaventosa miopia degli Amministratori”, ha intenzione di non gettare la spugna fino a quando non ci saranno risposte adeguate. 

Parlando di danno erariale, il cittadino osserva come “le Autorità competenti, a cominciare dalla Corte dei Conti, debbano mettere sotto la loro lente di ingrandimento quanto sta accadendo. Non riesco proprio a comprendere, né ad accettare – continua -, come ci si possa attardare su questioni burocratiche quando la natura e la sue dinamiche biologiche ci dovrebbero imporre tempistiche e approcci ecosistemici”.

L'accusa:  "I pini di Roma muoiono, le amministrazioni restano in silenzio"

Da qui la spinta verso un intervento appropriato ed efficace per debellare la cocciniglia affidato dal complesso residenziale a una ditta specializzata: “Un’azione puramente privata nel silenzio totale degli amministratori” - insiste Salonia.
            
“Ho appreso che il Comune di Roma ha risorse per un interventi solo su mille alberi. Ridicolo, se consideriamo che il grave problema interessa non solo Saxa Rubra ma tutta la zona sud/sud-ovest nel Municipio IX, Torrino, Mostacciano, Eur, a salire per tutta la Cristoforo Colombo. Allora, visto che è ripartito il progetto ‘Ossigeno’ della Regione Lazio per la piantumazione di 6 milioni di alberi - il suggerimento che arriva da Saxa Rubra - storniamo dall’investimento previsto di 10 milioni la cifra necessaria a salvare l’esistente, poi del nuovo ne riparliamo. Ci vogliono almeno 70 anni per rifare i pini di Roma”. 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La cocciniglia divora i pini di Roma: così i residenti vogliono salvare la pineta di Saxa Rubra

RomaToday è in caricamento