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Prima Porta Prima Porta / Via Tiberina, 311

Migranti da Prima Porta a Casale San Nicola: “Follia distribuirli in zone già sofferenti”

Il centro di prima accoglienza della Croce Rossa allestito al Camping Tiber dovrebbe chiudere a breve, 100 "richiedenti asilo" arriveranno invece in un ex scuola privata al confine tra XV e XIV Municipio

Il centro di prima accoglienza allestito dalla Croce Rossa al Camping Tiber su richiesta della Prefettura per rispondere all’emergenza sbarchi di questo periodo dovrebbe essere smantellato fra un paio di settimane. Ma per una struttura che chiude i battenti eccone una pronta ad aprire le porte: circa 100 migranti potrebbero infatti arrivare nell’ex scuola privata Socrate a Casale San Nicola, località di competenza del Municipio XIV al confine con il XV.

“Si tratta di un’altra follia della sinistra romana che, nonostante i gravi e ripetuti episodi di aggressione, continua a distribuire gli immigrati nei territori già in sofferenza” – tuonano gli esponenti di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Lavinia Mennuni, Giuseppe Calendino e Giorgio Mori ricordando come nello stesso quadrante sorgano già il campo nomadi del River su via Tiberina e il centro di accoglienza di Grottarossa “noto peraltro ai residenti, che hanno più volte manifestato il proprio dissenso verso una struttura che appare inadeguata ad ospitare un così alto numero di rifugiati, e alle forze dell’ordine che più volte sono intervenute con operazioni volte a sgominare attività dedite allo spaccio”.

Inadeguata – secondo Mennuni, Calendino e Mori – l’area di Casale San Nicola che presenta scarsa illuminazione, assenza di mezzi pubblici e posizione troppo a contatto con le abitazioni private.

In arrivo non rifugiati ma "richiedenti asilo" la cui condizione quindi deve ancora essere valutata dalla commissione territoriale competente “e – fanno notare da FdI-AN - non ci sono certezze sulla loro permanenza all'interno del centro fino al termine dell'iter procedimentale”.

Pronte dunque interrogazioni sia in Campidoglio che al Municipio XV e una raccolta firme per dire ‘No’ al nuovo centro profughi di Roma Nord “e scongiurare – concludono - un’altra assurda decisione targata Marino-Torquati”.

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