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Grottarossa Grottarossa / Via di Valle Vescovo

Rampa di Grottarossa chiusa per frana: da due anni è una discarica

La strada che dalla Flaminia porta verso Labaro e l'Ospedale Sant'Andrea ancora preda di calcinacci, ingombranti e materiali vari. Rossi (NcS): "Non solo questione di decoro ma anche di praticità e sicurezza"

Chiusa per una frana nel costone laterale la rampa di Grottarossa è ormai da due anni una discarica a cielo aperto: decine di migliaia di euro quelli che Astral, li competente, ha dovuto spendere per bonifiche e pulizie

Soldi spesso gettati in una sorta di buco nero con le transenne e i nastri che non fermano incivili e trasgressori tanto che, probabilmente a breve, bisognerà nuovamente attingere alle casse pubbliche per eliminare i cumuli di rifiuti - calcinacci, ingombranti, infissi e materiali vari - che di giorno in giorno aumentano. 

Rampa Grottarossa discarica a cielo aperto

Ma il decoro non è la sola problematica: nonostante la viabilità alternativa offerta riaprire quella rampa significherebbe rendere assai più fluida la mobilità del quadrante, soprattutto quella del mattino verso il centro città. 

Eppure a far si che la questione sia ancor più ingarbugliata ci si mettono anche la burocrazia e la difficoltà, già ammessa da tempo da via Flaminia 872, di individuare i proprietari del costone che dovrebbero provvedere alla messa in sicurezza o comunque verso i quali l'Amministrazione deve procedere in danno. 

"Quella strada rappresenta un importante collegamento con via Flaminia in direzione Roma Centro, per migliaia di abitanti di zone come Grottarossa, Prima Porta, Labaro e in particolare l'ospedale Sant'Andrea. Non è una mera questione di praticità, ma c'è in ballo la sicurezza di automobilisti e motociclisti che si vedono costretti oggi ad allungare il loro tragitto attraversando il cavalcavia che si incrocia con Via della Stazione di Grottarossa dalla quale provengono gli autobus appena partiti dal vicino deposito" - ha fatto notare Federico Rossi di Noi Con Salvini del Municipio XV rilanciando la questione e parlando di "vergognoso immobilismo delle istituzioni politiche municipali del XV".

Intanto a lato della vecchia discarica su asfalto, in una distesa di terra proprio sotto al cavalcavia, continuano ad accumularsi rifiuti: una lunga striscia di materiali di varia provenienza già ben visibile dalla via Flaminia. E chissà stavolta, dopo gli oltre 50mila euro sborsati da Astral mesi fa, quanto ancora bisognerà spendere per bonificare il tutto nella speranza che non sia l'ennesimo dispendioso tentativo di arginare inciviltà e impunità. 
 

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